Culle per la Vita

Culle per la Vita

Cosa sono

Cosa sono

La sicurezza del bambino prima di ogni cosa.

La culla per la vita è una struttura concepita appositamente per permettere di lasciare, totalmente protetti, i neonati da parte delle mamme in difficoltà nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di chi lo deposita.
In luogo facilmente raggiungibile, garantisce l’anonimato della mamma che vuole lasciare il bambino ed è dotata di una serie di dispositivi (riscaldamento, chiusura in sicurezza della botola, presidio di controllo h 24 e rete con il servizio di soccorso medico) che permettono un facile utilizzo e un pronto intervento per la salvaguardia del bambino.
La culla per la vita è un’estrema possibilità di accoglienza e di vita che deve servire ad evitare un estremo gesto di rifiuto.

Breve
storia

La prima “ruota degli esposti” comparve alla fine del XII secolo – nel 1188 – nell’ospedale dei Canonici di Marsiglia (Francia), seguita poco dopo da quella di Aix en Provence e di Tolone.

Si trattava di un semplice cilindro di legno, posto verticalmente nel vano di una finestra posta sul fronte strada di un edificio, che ruotava su un perno.

La persona addetta all’accettazione, avvisata dal suono di un campanello, faceva girare l’apertura e accoglieva il neonato.

A breve distanza di tempo comparve la prima ruota deli esposti in Italia, presso l’ospedale di Santo Spirito in Sassia a Roma.
Da allora fino alla seconda metà dell’ 800 le ruote ebbero notevole diffusione su tutto il territorio nazionale italiano arrivando al ragguardevole numero di 1200 circa.

La validità delle ruote degli esposti incominciò ad essere messa in discussione all’inizio dell’ 800 e si crearano due correnti, abolizionisti e antibolizionisti.

Le motivazioni che deponevano contro l’uso e la diffusione delle ruote da parte dei primi prevalse e nel 1867 chiuse la prima ruota degli esposti in Italia, a Ferrara.
Nel 1923 tutte le ruote rimaste furono ufficialmente soppresse e non fu più possibile l’immissione anonima dei bambini ma solo la consegna diretta.

Per sette secoli e mezzo il semplice congegno aveva salvato migliaia di bambini e aveva svolto una enorme opera sociale e assistenziale; bisognerà aspettare il 1992 per sentire riparlare della ruota (denominata ora “cassonetto per la vita”) ad opera del coraggioso Dott. Giuseppe Garrone, fondatore del Movimento per la Vita di Casale Monferrato.

Scosso da tristi fatti di abbandono di neonati ritornati alla ribalta delle cronache , si fece promotore della riapertura di una nuova edizione, più tecnologica e strutturata, dell’antica ruota degli esposti.

Questa sua battaglia di civiltà fu duramente contesta e dovette subire una denuncia e un’interpellanza parlamentare, che vennero chiuse con archiviazione.

Le culle, intanto ricominciavano a rifiorire su tutto il territorio nazionale, gesto estremo di accoglienza che risponde a un gesto estremo di disperazione a tutela della vita di un bambino.